
Visita alla Città della Scienza di Napoli: la nostra giornata.
Abbiamo visitato la Città della Scienza al nostro ritorno da Ischia (della bellissima Ischia ne parlo in questo articolo). Non volevamo perderci Napoli e sinceramente neanche affrontare un doppio viaggio rimettendoci in autostrada e guidando fino a Roma per due ore fino. Così ne abbiamo approfittato per goderci un pò la bellissima città partenopea, cogliendo l’occasione per girare il centro storico e portare Rebecca alla Città della Scienza. In questo post vi racconto la nostra esperienza, cosa aspettarsi da questo museo, perché lo consiglio come tappa imperdibile se si visita Napoli con dei bambini, cosa abbiamo apprezzato di più.

Cos’è la Città della Scienza?
La Città della Scienza è un museo interattivo di Napoli, dove i bambini possono approcciarsi ad argomenti scientifici e fisici, comprenderli in modo semplice, ottenere risposte precise alle tante domande che spesso possono porsi(ci) sul corpo umano, sulla vita, sull’esistenza in generale.
Insomma, la Città della Scienza è un posto dove i bambini possono sentirsi piccoli scienziati per un giorno.
Cos’è un Dna? Come batte il nostro cuore? Come funzionano i muscoli del nostro corpo? Da quante ossa è composto il nostro scheletro?

Questi sono solo alcuni dei concetti che abbiamo affrontato durante la nostra visita. Oltretutto, non eravamo soli, ad affiancarci e spiegarci tutto passo passo c’era Chiara, una guida gentile, professionale e appassionata del suo lavoro.
Vi racconto nel dettaglio la nostra giornata.
Come arrivare alla Città della Scienza
Innanzi tutto vi spiego come arrivare al museo. La Città della Scienza si trova a Bagnoli, un quartiere periferico di Napoli molto vicino a Fuorigrotta. Bagnoli e Fuorigrotta fanno parte del X municipio, sono entrambe zone periferiche molto grandi, dove sorgono grandi complessi (università, stadio, qualche fabbrica).
A Fuorigrotta, ad esempio, ha sede lo storico stadio San Paolo di Napoli dove giocò uno dei calciatori più amati a Napoli, Diego Armando Maradona. Sempre nella stessa zona sorge il complesso fieristico d’Oltremare che annualmente ospita mostre e grandi eventi.

Arrivare in automobile
Per arrivare alla Città della Scienza in automobile basta prendere la tangenziale (che a Napoli collega moltissimi quartieri) uscire al casello di Fuorigrotta (o Agnano), seguire le indicazioni per Città della Scienza.
Arrivare in metro e bus
Si può raggiungere la Città della Scienza anche con i mezzi pubblici. Con la linea metropolitana Gianturco-Pozzuoli, che parte da Piazza Garibaldi si può arrivare alla Città della Scienza scendendo alla fermata Campi Flegrei, quindi prendendo gli autobus R7 o C1 nelle imediate vicinanze.
E per parcheggiare?
Noi siamo arrivati alla Città della Scienza in macchina e abbiamo trovato posto, nel parcheggio interno gratuito riservato agli ospiti, in due secondi. Diciamo che, anche se il parcheggio del museo dovesse essere al completo, durante il week end per esempio, trovare posto senza troppe peripezie non sarà complicato. L’ingresso del museo si trova in una strada urbana di quartiere a doppio senso, ai lati di questa carreggiata ci sono posti in abbondanza.
Dal parcheggio per raggiungere la biglietteria ci vogliono 5 minuti a piedi. Si trova dopo aver superato una piccola guardiola sulla sinistra, quindi proseguendo verso una struttura a forma di cupola.
Anche se il complesso della Città della Scienza è molto grande, e disposto su più livelli, orientarsi è facile, in giro ci sono precise indicazioni.
Il museo Corporea: come è strutturato il corpo umano?
Ad attenderci al nostro arrivo abbiamo trovato Chiara, una guida che ci ha accolti con gentilezza e coinvolti con tanta passione.
Preparatevi perché, come dicevo prima, il complesso è molto grande ed è disposto su più livelli. L’edificio di riferimento è il museo Corporea, una struttura composta da tre piani, interamente dedicata alla scoperta del corpo umano. Noi siamo partiti da qui.

Sul primo livello, grazie a Chiara abbiamo – noi adulti rispolverato, Rebecca scoperto – come batte il cuore, a cosa serve lo scheletro e da quante ossa è composto, come lavorano i neuroni e a cosa servono. Ci siamo approcciati ad argomenti interessanti in modo semplice partecipando a quiz di logica e attività ludiche interattive.
Ecco i giochi che Rebecca ha apprezzato di più: guidare la navicella che conduce all’interno del corpo umano, sfidarci in una gara di equilibrio, far ballare uno scheletro. L’obiettivo della Città della Scienza è proprio questo: educare bambini e adulti ad argomenti scientifici, fisici e tecnologici, attraverso attività intuitive, suddivise talvolta per fasce di età.
Secondo e terzo livello: il Dna, i 5 sensi.
Sul secondo e terzo livello abbiamo scoperto attraverso piccoli esperimenti come è strutturato un Dna, cos’è, come circola il sangue e quali sono gli elementi che lo compongono. Abbiamo anche partecipato al gioco del drizza capelli, troppo simpatico, se andate vi consiglio di provarlo.
La nostra visita è durata in tutto 2 ore e mezza, il tempo però è volato così in fretta che non ce ne siamo accorti. E di solito se il tempo scorre velocemente è un segno positivo: alla Città della Scienza difficilmente ci si annoia!
Città della Scienza: Planetario e mostre temporanee
Oltre a Corporea, il complesso della Città della Scienza ospita anche il più grande Planetario d’Italia e delle mostre annuali temporanee.
Noi purtroppo, avendo poco tempo a disposizione, non siamo riusciti a visitare nessuno dei due. Per chi volesse, comunque, presso il Planetario si possono osservare le stelle, le costellazioni, i pianeti e le galassie.
Le mostre invece cambiano di volta in volta. Elenco quelle disponibili a partire da Novembre 2021:
- Progettiamo insieme una casa ecosostenibile: i bambini attraverso il gioco entreranno all’interno della riproduzione di un cantiere e potranno costruire da soli il proprio modello di abitazione sostenibile
- Mostra lo spazio nel tempo: un affascinante viaggio nel tempo per raccontare la storia e l’evoluzione del cielo nei secoli
- Mostra i colori della prosperità: un percorso interessante sulla biodiversità
Quando e perchè consiglio di visitare la Città della Scienza con bambini
Naturalmente consiglierei di visitare la Città della Scienza a tutte le famiglie che capitano a Napoli, sia per un week end che per più giorni. Il perché è semplice, oltre ad essere interessante e divertente, è un museo che insegna davvero tanto.
Quando consiglio di visitare la Città della Scienza?
In qualsiasi momento e stagione.
- In inverno se piove o fa freddo è un’ottima alternativa per passare un pò di tempo di qualità al coperto.
- Nel periodo estivo fare una visita nelle ore più calde potrebbe essere un ottimo escamotage per proteggersi dall’afa.
- Nei giorni infrasettimanali. Avendo la possibilità consiglierei di visitare il museo dal lunedì al venerdì. Nel week end c’è sempre più affluenza. Noi abbiamo visitato il museo di lunedì ed eravamo gli unici (o quasi).
- Prima o subito dopo pranzo. La città della Scienza è aperta sia di mattina che di pomeriggio. L’ideale sarebbe visitarlo in abbinamento ad una seconda attività, esempio pranzo fuori + visita nel primo pomeriggio oppure visita di mattina e pranzo subito dopo. (come abbiamo fatto noi)
Dove mangiare dopo la visita al museo?
A proposito di pranzo nei dintorni della Città della Scienza. Intanto all’interno del complesso c’è un bar dove acquistare panini e bibite a portar via o sedersi ai tavoli.
Per gustare cucina tipica invece segnalo il ristorante Nonna Tittina. Si trova a pochi chilometri di macchina dal museo, in uno dei punti più belli e suggestivi di Napoli: il quartiere Mergellina.
Mergellina è una zona che affaccia sul mare dove ci sono numerosi ristoranti di cucina napoletana. Il ristorante Nonna Tittina ha due sedi, una si trova in Via Caracciolo, l’altra presso il Centro Direzionale, a ridosso della stazione centrale della città.
Da Nonna Tittina abbiamo apprezzato molto i fritti napoletani, la pizza e gli gnocchi alla sorrentina.
Ringrazio ancora Città della Scienza per averci ospitati e per averci regalato questa bellissima esperienza!

